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Il termine “trauma” viene solitamente associato a eventi e situazioni tragicamente serie; tuttavia si può avere una risposta di tipo traumatico anche per eventi di minor entità, qualora ci si abbia temuto per l’incolumità propria o altrui, oppure se ci si è trovati a subire delle piccole forme di umiliazioni ma ripetute più volte nel tempo.

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Anche la pandemia di COVID-19 rappresenta a tutti gli effetti un trauma, poichè tutti noi ci siamo trovati a temere per la nostra salute o quella dei nostri cari e anche chi non è entrato in diretto contatto con il virus, ha vissuto, e forse ancora vive, in un lungo e duraturo stato di allerta.

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Durante l’esperienza traumatica, un meccanismo di difesa ci protegge bloccando temporaneamente i vissuti emotivi e attivando tutte quelle azioni che permettono di mettersi in sicurezza. Per esempio, se facciamo un piccolo incidente stradale, pensiamo immediatamente a controllare di stare bene e ad assicurarci che stiano bene anche i passeggeri della nostra auto, poi controlliamo lo stato delle altre persone che possano essere state coinvolte nell’ incidente e se necessario chiamiamo immediatamente i soccorsi. Lo spavento provato al momento dell’incidente si manifesta solo dopo, e diventa visibile nel corpo con tremori, pianto, palpitazioni e capogiri; le risposte emotive cioè, vengono attivate solamente in un secondo momento, quando ci si sente fuori pericolo.

 

In tutti i piccoli e grandi traumi viene messo in atto un meccanismo simile, e così può succedere che si inizi ad avvertire del disagio psicologico anche molto tempo dopo il trauma; si parla dunque di “disturbo da stress post-traumatico”.

Infatti, è necessario trovare un momento per elaborare a fondo tutte le sensazioni, le emozioni e le immagini associate al trauma che erano state bloccate ed estromesse, poiché ciò può creare una frattura pericolosa nella propria storia, che può avere ripercussioni sulla sicurezza personale e la vita di relazione. Questa operazione può non essere facile, e uno psicoterapeuta può aiutare a compierla in protezione e sicurezza. Esiste inoltre una tecnica specifica: l’EMDR, che permette proprio di elaborare al meglio i traumi, attraverso l’analisi di tutti gli aspetti di sé che erano rimasti poco elaborati e la loro integrazione nell’identità personale.

Se vuoi sapere di più sull’EMDR leggi qui.

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